Il carciofo fin dall’antichità trova largo impiego in cucina, svariate sono le ricette con carciofi che lo vedono protagonista, sia sul versante “food” sia su quello “drink”.
La cucina italiana, da nord a sud, ha il primato nella preparazione di pietanze e bevande a base di carciofo.
Possiamo riportare di seguito alcuni consigli e ricette utili per utilizzare al meglio questo ortaggio in tutte le sue componenti.
Sappiamo che il carciofo dona benessere all’intestino soprattutto per patologie gastro-intestinali, in questi casi sarebbe opportuno bere un infuso al mattino a digiuno.
Prepararlo è molto semplice: in un quarto di litro di acqua vanno aggiunte le foglie di carciofo e portate a ebollizione, infine bisogna aggiungere un cucchiaino di miele e di tarassaco.
Se invece vogliamo utilizzare il carciofo come diuretico è consigliato fare una cura per almeno 20 giorni.
Per preparare la tisana bisogna portare a ebollizione, in mezzo litro di acqua, le radici di carciofo, per almeno 10 minuti e addolcire l’infuso con miele, il tutto va sorseggiato durante l’arco della giornata.
Un piccolo cenno, prima di soffermarci sulle ricette culinarie, va fatto per l’uso cosmetico del carciofo, la parte interna ci permette di preparare una maschera di bellezza, aggiungendo del succo di limone si otterrà una pastella da applicare sul viso per circa 20 minuti, questa crema naturale renderà la pelle più tonica ed elastica oltre a ravvivarne il colorito.
Quasi tutti i piatti a base di carciofo sono facili e veloci da preparare, si possono consumare davvero in svariati modi, non solo cotti ma anche crudi.

Se si vuole beneficiare di tutti i valori energetici e nutrizionali del carciofo il consiglio è di mangiarlo crudo con un po’ di succo di limone. In alternativa è bene cuocerlo in padella, al vapore o arrostito.
La tradizione giudaico-romanesca ci riporta al carciofo alla romana: viene stufato in olio d’oliva, col brodo vegetale, il prezzemolo, l’aglio e la mentuccia, e ai carciofi alla giudìa, ovvero la frittata cotta in olio di oliva.
Sono ottimi da gustare nei primi piatti, preparati sotto forma di creme e salse.
La cucina siciliana vanta il record di ricette nella preparazione di antipasti, primi e secondi a base di carciofo. Qualche ristoratore ha addirittura inventato dei dolci.
Faremo un breve elenco di questi piatti:
- Carciofi ripieni o fritti ammuddicati;
- Carciofi alla pizzaiola;
- Caponata di carciofi alla siciliana;
- Pasta con carciofi, patate e bottarga di tonno;
- Frittedda;
- Carciofi a viddanedda;
- Carciofi col tappo.
La lista è di certo più lunga, abbiamo preferito elencare i piatti siculi più significati, molti di questi vengono sperimentati nella piana di Gela e nella vicina Niscemi, dove tra l’altro c’è un’elevata produzione dell’ortaggio.
È proprio a Niscemi, capitale europea del carciofo, che nasce l’idea, da parte di un giovane imprenditore G. C. di impiegare l’uso di questa pianta nel beverage.
Inizia così la produzione dell’amaro al carciofo da parte del brand Paesano, che sceglie solo l’antichissima varietà “Nostrale” chiamata Nostrum dai latini.
I cuori e i gambi del carciofo vengono lasciati a macerare nell’alcol per 90 giorni miscelati con un infuso di erbe e di caramello.
È il digestivo per eccellenza, che mixato ad altri ingredienti diventa un’esplosione di gusto.

Infatti in Italia, molti sono i barman che si sono dilettati a stupire gli appassionati dell’aperitivo con cocktail al carciofo, in particolare lo Spritz con una cosca di carciofo come guarnizione in alternativa alla classica fetta di arancia.
E come qualsiasi lieto fine, non ti resta che provare il nostro amaro.
Per conoscere le ricette scrivi a info@paesano.srl
Autrice: Rossella Lodico – Paesano®